Il Bilancio è visionabile su http://www.capaccioli.net/files/20151231-bilancio-oraclize.pdf
L’anno scorso è stata costituita la prima società con conferimento del capitale sociale in bitcoin da parte di Thomas Bertani,
La società Oraclize Srl (visura) fu costituita (atto costitutivo) con il conferimento (perizia) di 45 bitcoin, che sono stati in parte utilizzati per l’attività.
La società, è attiva nel mondo delle criptovalute e degli Smart Contract, con l’obiettivo di creare un “oracolo” affidabile, dimostrabile ed onesto, attraverso innovazioni e soluzioni.
L’oracolo è strumento basilare per gli smart contract, in quanto il protocollo delle criptovalute ammette che l’algoritmo possa interrogare uno o più oracoli per eseguire una parte dello Smart Contract.
L’oracolo deve essere inteso in senso figurativo, vale a dire quale emittente di informazioni, espressione o enunciazione cattedratica e sentenziosa, che non ammette né concede alternativa alcuna, quindi vero per definizione.
L’oracolo può potenzialmente rispondere su qualsiasi evento e può essere strutturato anche come interrogazione ad un’unica fonte o a più fonti o può consistere nel consenso da parte di una rete determinata di peer o di motori computazionali di conoscenza quali WolframAlpha
Al momento di chiusura del bilancio di esercizio e quindi rappresentati nel bilancio di esercizio.
Con l’assistenza del commercialista Stefano Capaccioli, fondatore di Coinlex e di Assob.it, sono stati esposti i principi ed i criteri di valutazione e rappresentazione: nessun principio contabile, nazionale o internazionale, tratta tale argomento, che deve essere risolto applicando i principi generali.
Innanzitutto, i bitcoin vanno collocati nell’attivo dello Stato Patrimoniale avendo un valore e non potendo essere considerati quali costi. Solo in Spagna e in Finlandia gli organismi deputati ai principi contabili nazionali hanno effettuato indicazioni, se pur contrastanti e per alcuni versi non condivisibili.
La tecnica contabile di rappresentazione di un attivo nel bilancio conduce a scegliere i criteri di valutazione che si collocano tra due estremi:
- principio di prudenza e di misurabilità, che ha la sua manifestazione nel principio del minore tra il costo ed il presunto valore di realizzo
- principio di rappresentazione fedele, che ha la sua manifestazione sul “fair value”, valore corrente.
Questi due principi devono essere adeguatamente valutati, anche alla luce della prevalenza della sostanza sulla forma.
I principi contabili nazionali e internazionali non prevedono le criptovalute che non rientrano in alcuna categoria, con unica soluzione l’analisi a livello di società basandosi sull’utilizzo che viene fatto. Detto tipo di soluzione è già stato adottato, pur se con alcune particolarità, similmente ai principi OIC 7 (certificati verdi) e OIC 8 (quote di emissione di gas a effetto serra).
L’utilizzo dei bitcoin come strumento finanziario porta l’applicabilità dell’art. 2426, al punto 9:
“le rimanenze, i titoli e le attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni sono iscritti al costo di acquisto o di produzione, calcolato secondo il n. 1), ovvero al valore di realizzazione desumibile dall’andamento del mercato, se minore; tale minor valore non può essere mantenuto nei successivi bilanci se ne sono venuti meno i motivi“.
Il codice civile non definisce né il “valore desumibile dall’andamento del mercato” né la metodologia applicativa per il calcolo del costo.
Il valore del mercato porta ad un ulteriore difficoltà, dato che non esiste un a rilevazione ufficiale né tantomeno una valutazione condivisa del bitcoin. Ad esempio su bitcoinaverage si può vedere tali differenze.
Il valore di mercato non è quindi univoco per l’assenza di un sistema di rilevazione ufficiale e con conseguente rilevazione in ogni singolo mercato: ciò comporta la necessità di elezione del mercato di riferimento.
I rischi connessi alle criptovalute tra cui la possibile “non liquidabilità” comporta la necessità di indicare in Nota Integrativa il valore della chiusura di esercizio e le variazioni successive per permettere al lettore del Bilancio di comprendere il “valore desumibile dall’andamento del mercato” .
La valutazione al 31.12.2015 di un bitcoin per il mercato prescelto (www.therocktrading.com) era di euro 402,55 con una plusvalenza latente non realizzata di euro 180,33 a bitcoin.
Il bilancio della società Oraclize Srl per l’esercizio chiuso al 31.12.2015 presenta un’ulteriore particolarità: grazie alla trasparenza della blockchain, tutti possono avere assoluta evidenza controllando l’indirizzo 17Pmk7rGGXKopNfF8boxyBxyKowEB2tocP e la sua consistenza alla chiusura dell’esercizio.
Stefano Capaccioli