E’ di pochi giorni fa la notizia che l’Agenzia delle Entrate Canadese (Canadian Revenue Agency, CRA) tramite una nota ha annunciato che il Bitcoin e la valuta digitale sono assimilabili a proprietà specifiche estere ai fini fiscali.
La nota è stata scritta come chiarimento datato 16 Aprile 2015 in risposta ad una richiesta via fax datata 30 Ottobre 2014 di ulteriori informazioni per quanto riguarda il trattamento fiscale delle valute digitali nel Canada.
Nello specifico si chiede agli uffici fiscali come debba inquadrarsi la fattispecie in cui una impresa Canadese investa un determinato quantitativo di dollari canadesi (CAD $) in una “partnership” straniera che a sua volta investe in valuta digitale (ad esempio Bitcoin) e la Società estera utilizza servizi di exchange o altri metodi di trading per aumentare il valore del patrimonio netto del fondo in valuta estera.
L’Agenzia risponde affermando che i loro pareri sono volti a delineare un quadro generale sulle disposizioni di Legge e relativa legislazione e che la loro risposta non è da intendersi come uno specifico trattamento fiscale del reddito di una determinata situazione ma come uno strumento che aiuti a fare chiarezza su questo argomento.
Inoltre aggiunge che il parere tecnico richiesto, non può avere la validità di una sentenza.
La risposta è la seguente: “digital currency would be funds or intangible property and would be specified foreign property of a person or partnership to the extent that it is situated, deposited or held outside of Canada and not used or held exclusively in the course of carrying on an active business.”
Conversely, “the partnership interest would not be specified foreign property if the partnership is a specified Canadian entity”.
Non vengono fornite informazioni dall’autorità fiscale Canadese su quali siano gli strumenti tecnici utilizzati per svolgere una indagine di controllo.
http://canadiantaxlitigation.com/wp-content/uploads/2015/07/2014-0561061E5.txt